COME SCEGLIERE LA LAMPADINA GIUSTA

 

Ogni stanza ha bisogno della giusta tipologia di lampadina: sai come scegliere bene? I Pro di Houzz lo spiegano

Tre professionisti di Houzz spiegano quali sono le categorie di lampade presenti sul mercato e, tra vantaggi e caratteristiche, suggeriscono in quale stanza sarebbe meglio una e in quale l’altra, spiegandone il perché. In fase d’acquisto, però, è necessario tenere in considerazione anche altri aspetti per non commettere errori e non pentirsi della scelta. In questo Ideabook ecco quello che è utile sapere per trovare la luce giusta in casa.

I consigli professionali di:
Paolo Cerutti, Cerutti Illuminazione, Briga Novarese (NO)
Andrea Levratti, lighting design
Victor Chitoroaga, Eleni Lighting, Villafranca Padovana (PD)

L’incandescenza e l’alogena
Partiamo dalle categorie. «L’incandescenza è la classica lampadina a filamento, ha una tecnologia datata a basso costo ma consumi elevati e sarà in commercio solo fino ad esaurimento scorte» esordisce Paolo Cerutti. «L’efficienza luminosa è scarsa (solo il 5% dell’energia viene trasformata in flusso luminoso) e durano ‘appena’ 1.000-1.500 ore.
«Le alogene – prosegue – sono invece le lampadine con più alto rendimento luminoso, sono utilizzate spesso con un dimmer per regolare l’intensità; hanno consumi elevati, ma ormai sul mercato vi sono le equivalenti ‘energy saving’, a risparmio energetico. Parliamo comunque di lampadine in classe energetica C o D. Rispetto alle incandescenze, hanno una durata superiore (3.000-6.000 ore) e un miglior rendimento luminoso».

Le fluorescenti e le fluorescenti compatte
«Le fluorescenti hanno durata molto elevata (anche 20.000 ore) e migliore resa luminosa (oltre il 25% di energia viene trasformato in luce)», prosegue Cerutti. «Simili a questi modelli standard sono le fluorescenti compatte, i ‘neon a basso consumo’: in generale queste lampade hanno forma molto più piccola e attacco uguale alle normali incandescenti, la loro durata però è funzionale al numero di accensioni e spegnimenti; possono richiedere parecchi secondi per raggiungere la piena luminosità, esistono con tonalità di luce più calda o più fredda».

I Led e i nuovi Led
«I Led infine rappresentano le lampade di ultima generazione e sono in classe A, A+ o A++; permettono consumi molto più contenuti a parità di emissione luminosa; il loro ciclo di vita può arrivare fino a 50.000 ore; sono ancora piuttosto costose ma permettono di creare effetti luminosi che con altre lampade non sarebbero possibili» conclude Cerutti.

A proposito di Led, Andrea Levratti specifica: «Ad oggi, in ambito residenziale, oltre alle più classiche tecnologie è possibile individuare due macro categorie: le più comuni lampadine Led in plastica termica e le più recenti lampadine chiamate ‘a filamento’ Led, più belle e funzionali, con bulbo in vetro che richiama le vecchie incandescenze. Esistono inoltre lampadine ed dotate di funzioni specifiche, quali sensori di prossimità, crepuscolari, o complete di telecomando o bluetooth per la gestione dell’intensità e della temperatura di colore».

Consigli per orientarsi
Definite le categorie, cosa è necessario sapere prima dell’acquisto? «Consiglio di non comprare una lampadina solo in base al costo, ma di valutare tutte le caratteristiche. Ad esempio a parità di prezzo, due lampadine potrebbero avere una durata di vita differente o, a parità di vantaggi, una resa luminosa diversa» spiega Cerutti.
Puntualizza Levratti: «È fondamentale avere chiaro l’attacco delle lampadine da inserire negli apparecchi che abbiamo a casa. Tra le più diffuse, le lampadine E27, E14 ed i faretti GU10. Una volta definito questo, è necessario conoscere l’ingombro massimo che le lampadine potranno avere nei loro alloggiamenti poiché questa informazione determinerà la scelta della forma e della relativa potenza». E prosegue: «Per una questione più estetica, è importante capire se le lampadine saranno montate a vista o se saranno inserite in corpi illuminanti che ne nascondono la forma. Le più recenti lampade Led a filamento ad esempio, sono indicate per i candelabri; in un plafone invece, la lampadina rimane nascosta per cui l’estetica non è importante».

A proposito di attacchi, i professionisti del dell’illuminazione ricordano che quasi tutte le alogene hanno attacchi molto particolari e perciò richiedono portalampada appositi; molte funzionano con un’alimentazione a 12V, per cui è necessario inserire un trasformatore tra linea e portalampada. Anche le fluorescenti richiedono portalampada particolari che possono costare di più rispetto a un modello classico per lampadine a incandescenza.

In fase d’acquisto, i valori da considerare
Il primo è la classe energetica. Spiega Cerutti: «Si parte dalla classe A++ per le più efficienti lampadine a Led, fino alla classe D per le alogene; poi va valutata la durata: questo valore va considerato se acquistiamo lampadine Led o fluorescenti; il basso costo potrebbe significare una durata di vita media ridotta. A seguire, la potenza per capire se il prodotto scelto è performante, soprattutto per quanto riguarda le lampadine a Led dobbiamo considerare i lumen e non i watt; e infine la tonalità: per lampadine Led o fluorescenti, è necessario controllare la temperatura di colore riportata sulla confezione. Questo valore è espresso in gradi Kelvin e va più comunemente dai 2.700 K per una luce bianca calda, ai 3.000-4.000 K per una luce bianca neutra fino ai 6.000 K per una luce bianca fredda».

Levratti consiglia: «I dati sulle confezioni equiparano le potenze dei Led con quelle delle incandescenze, ma attenzione, l’informazione potrebbe confondere. Sarebbe opportuno capire qual è la quantità di luce emessa leggendo il flusso luminoso, la voce ‘lumen’».

Scegliere in funzione degli ambienti
«Influisce sulla scelta, la tipologia di corpi che vogliamo inserire. Consiglierei, però, di evitare abbagliamento diretto nella camera da letto, dove è preferibile una luce confortevole e, se possibile, indiretta. Esistono lampadine a filamento Led con calotta che nascondono la parte inferiore della lampadina concentrando il flusso verso l’alto, e quindi generando una luce molto soft. Per quanto riguarda le temperature di colore, eviterei sempre l’utilizzo di luci fredde in ambito domestico» spiega Levratti.
«La luce è un fattore molto soggettivo, tonalità e intensità devono essere definiti a seconda delle esigenze – dichiara Cerutti – per il residenziale, consiglio in generale delle tonalità di luce più calde. La potenza varia a seconda del tipo di stanza: serviranno molti più lumen in bagno o in cucina piuttosto che in una zona conversazione. È utile considerare anche per quante ore in media al giorno viene accesa la luce in una determinata stanza».
Sono da valutare anche i giochi di luce con le Led strip che, oltre a creare atmosfere suggestive, possono rispondere a esigenze tecniche: «Le strisce Led sono un’ottima soluzione nelle stanze in cui è importante avere una buona diffusione della luce e serve indirizzarla verso un punto preciso» spiega Victor Chitoroaga.

Dove è consigliato applicarle allora? «Per esempio in cucina, sotto i pensili per illuminare il piano di lavoro o nell’armadio per illuminare in maniera puntuale degli spazi che molte volte rimangono bui. Con le cornici a Led è possibile anche creare nelle stanze dei più piccoli una seconda fonte luminosa lungo la parete o il soffitto per aiutare i bambini che non amano addormentarsi al buio».

Le Led strip hanno un consumo di energia molto basso: una striscia di cinque centimetri consuma circa 0,18 watt. Inoltre, questi Led possono essere bianchi (con luce calda, fredda o naturale), di un’unica tonalità, o Rgb, quindi permettere cambi di colore.

E nelle stanze che usiamo poco?
«Nei bagni, nei corridoi o anche nei vani scale, possiamo optare per un’incandescenza o un’alogena poiché sono stanze in cui non accendiamo o spegniamo la luce di continuo. Eviterei invece le fluorescenti negli ambienti che richiedono frequenti accensioni e poca permanenza poiché il repentino accendi/spegni diminuirebbe la loro durata» afferma Cerutti.

In esterno?
I pro consigliano i Led poiché permettono di impostare accensione e spegnimento automatico. Per esempio lungo i vialetti d’ingresso o sulle scale esterne, potrebbe essere utile posizionare dei faretti che si accendono al passaggio. Per fari da giardino e da terrazza, però, sono indicate anche le alogene, utili per luce direzionata con alte potenze.

Per i vialetti, un’alternativa sono le strisce a Led: «Bisogna optare però per Led strip resinate impermeabili al contatto con l’acqua» puntualizza Chitoroaga